Riportiamo questo articolo, in realtà un vero e proprio studio articolato, che intende esporre informazioni che giustificano sul piano scientifico la riluttanza di molti ad accettare di vaccinarsi con i vaccini anti-covid-19. Trattandosi di un testo approfondito, indichiamo qui solamente l'apertura e l'indice, trovando in fondo in allegato il PDF del documento completo. I VACCINI AL TEMPO DEL COVID-19 di Marco Mamone Capria Non tratterò esplicitamente gli aspetti etici, politici e giuridici delle proposte di rendere tale vaccinazione obbligatoria per questa o quella categoria professionale, o per questo o quello spostamento geografico, perché per porre la questione in questi termini ci dovrebbe essere almeno un solido fondamento scientifico per la tesi che, vaccinandosi, i singoli e la collettività si assicurerebbero un futuro sanitario sereno e un ritorno a una normale socialità. Come vedremo, questo fondamento non c’è e, per quanto dispiaccia ammetterlo, ciò che le autorità sanitarie italiane e di altri paesi stanno spingendo i loro cittadini a fare è essenzialmente un salto nel buio. In queste condizioni vaccinarsi (o sottoporsi a un qualsiasi altro trattamento medico analogamente dubbio) non può presentarsi, nemmeno ipoteticamente, né come un obbligo morale né come un dovere civico, e si abusa della generosità ampiamente dimostrata da una popolazione stremata da provvedimenti di dubbio valore inducendola, per di più, a correre il rischio di danni temporanei o permanenti senza chiare contropartite. INDICE Mezzi di propaganda di massa Vaccini anti-covid-19 Dosi somministrate in Italia Perché tanta fretta ad approvare vaccini? «Bisogno medico insoddisfatto»? a) Il «protocollo domiciliare» b) No alle autopsie - sì ai vaccini Quali sono state le conseguenze di questa gestione dell’emergenza? Ancora sui tamponi Covid-19 sintomatico I numeri di covid-19 e similinfluenza Valori soglia a) Confronto con le similinfluenze b) Ha senso una soglia basata sul numero dei casi? Se non ci fosse stato il covid-19 Ma allora il covid-19 non esiste? Previsioni La pericolosità del SARS-CoV-2 In Italia Il ragionamento alla base del confinamento Il confinamento della popolazione ha funzionato? Efficacie vaccinali a) Doppio cieco? b) Criteri di esclusione dalla sperimentazione c) Efficacia assoluta d) Risparmiare sui posti letto e) “Salvare vite” f) Efficacia relativa g) L’omissione dei casi “sospetti covid-19” Terapie intensive Reazioni avverse Altre ragioni per avere dubbi su un vaccino Conclusione per leggere l'articolo completo scaricalo qui sotto:
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Documento a cura del Collettivo Scelta Consapevole MECCANISMO FISIOPATOLOGICO DELL’INFEZIONE DA SARS-COV2 TERAPIA PRECOCE L’infezione Sars-Cov2 è provocata da un virus a Rna della famiglia dei Coronavirus che si trasmette per via respiratoria-inalatoria da soggetto infetto a soggetto sano attraverso le goccioline di saliva (flugge). Studi recenti e conseguente dibattito scientifico sono tesi a dimostrare una colonizzazione dell’orofaringe da parte del virus che successivamente andrebbe ad infettare i batteri presenti nell’apparato gastrointestinale, da qui il circolo sanguigno e la diffusione a tutto l’organismo. La trasmissione da persona infetta a persona sana avviene esclusivamente quando la persona infetta presenta sintomi, cosa che denota una elevata carica virale, tanto maggiore quanto più gravi sono i sintomi manifesti. La trasmissione avviene solo ed esclusivamente quando la persona infetta sintomatica emette con energia goccioline di saliva contenenti il virus, attraverso colpi di tosse o starnuti oppure attraverso il contatto diretto con le secrezioni respiratorie. La trasmissione e il conseguente contagio avviene solo ed esclusivamente per contatto prolungato tra la persona infetta e sintomatica e la persona sana, in ambiente chiuso e poco ventilato. La trasmissione e il contagio si verificano solo ed esclusivamente quando la persona sana si trova in una fase di debolezza del proprio sistema immunitario di difesa e quindi in una condizione di maggiore vulnerabilità: tale condizione può essere conseguente a differenti e multipli motivi, tutti riconducili alla presenza concomitante di patologie croniche e di stili di vita scorretti quali, ad esempio, alimentazione non equilibrata, soprattutto per eccessivo apporto di proteine animali e prodotti raffinati, scarsa attività fisica aerobica, eccesso di impegno lavorativo non compensato da adeguato svago e riposo, cattiva qualità del sonno, relazioni sociali conflittuali e frustranti, emozioni prolungate quali paura e rabbia, utilizzo prolungato ed eccessivo di farmaci sintetici. Il Sars-Cov2 presenta sulla propria superficie una proteina, chiamata Spike, che, legandosi a specifici recettori ACE2, permette al virus di entrare nelle cellule umane e infettarle. É stato ampiamente dimostrato che la proteina Spike è la principale responsabile degli effetti patogeni del Sars-Cov2, in quanto i recettori ACE2 sono espressi sulla superficie di molte cellule, tra cui le cellule endoteliali (che costituiscono le pareti di rivestimento dei vasi sanguigni), le cellule nervose, le cellule del sangue (in particolare globuli bianchi e piastrine). Questo legame ha conseguenze sul sistema di regolazione della pressione arteriosa, sulla coagulazione e sulle attività neurologiche, inducendo uno squilibrio del controllo della pressione sanguigna, delle funzioni della coagulazione, e la comparsa di sintomi tipici come dolori, astenia, difficoltà alla concentrazione, cefalea. Il Sars-Cov2 nella stragrande maggioranza dei casi, una volta entrato nell’organismo ospite viene contrastato dalle barriere fisiologiche e inattivato dalle difese immunitarie dell’ospite stesso. Nei soggetti deboli, il Sars-Cov2 provoca un processo infiammatorio che inizia in maniera lieve o moderata e si manifesta con sintomi influenzali respiratori, gastrointestinali e neurologici, fino allo sviluppo di una polmonite. Nei casi in cui non si intervenga precocemente con un’adeguata terapia, il processo infiammatorio diventa grave e, a volte, fatale a causa di una cascata di meccanismi biochimici chiamata “tempesta di citochine” indotta proprio dalla proteina Spike. Alla luce della conoscenza dei meccanismi fisiopatologici d’induzione del danno da parte del Sars-Cov2, e considerando i brillanti risultati terapeutici ottenuti da numerosi medici distribuiti sul territorio nazionale, che sono riusciti a curare a domicilio circa 80.000 persone nell’ultimo anno e mezzo, appare imprescindibile che le persone affette da Covid-19 vengano curate precocemente mediante l’utilizzo di farmaci chimici e naturali che hanno dimostrato una indubbia efficacia nella pratica clinica. A seconda della presenza e della gravità dei sintomi, della storia clinica pregressa della persona infetta e della concomitante presenza di patologie croniche, sono stati approntati protocolli terapeutici mirati a contrastare la risposta infiammatoria. Partendo dall’assunto indiscusso che l’utilizzo di Paracetamolo, in qualsiasi fase della malattia, risulta fortemente sconsigliato, i farmaci utilizzati sono principalmente antinfiammatori o ad effetto antinfiammatorio, antibiotici (probabilmente a causa della concomitante infezione dei batteri intestinali) e anticoagulanti (sia per l’effetto sulla coagulazione che per l’effetto antinfiammatorio). Fondamentale l’utilizzo di prodotti di origine naturale ad azione antiossidante, anti-radicali liberi e di conseguenza antinfiammatoria, quali vitamine, flavonoidi, proteine, elettroliti, probiotici. L’intervento terapeutico precoce, in prima o seconda giornata dalla comparsa dei sintomi, nella maggior parte dei casi secondo l’esperienza maturata sul territorio, porta alla scomparsa dei sintomi nel giro di alcuni giorni e alla negativizzazione del tampone molecolare PCR in 7-10 giorni, ed infine all’attenuazione o totale assenza dei sintomi del cosiddetto long-covid, sintomi inabilitanti che si protraggono per settimane o mesi. Risulta inoltre fondamentale che il trattamento precoce avvenga sotto stretto e frequente controllo medico e in una relazione di fiducia tra medico e paziente. In previsione dell’abbassamento delle temperature e della diminuzione delle ore di luce che si verificheranno nei mesi autunnali e invernali, riteniamo che sia molto importante attuare delle strategie di prevenzione per rafforzare il sistema immunitario e l’apparato digerente, così da preparare l’organismo a contrastare le comuni infezioni stagionali. In particolare ci sentiamo di consigliare: - dieta prevalentemente naturale vegetale a base di prodotti di stagione; - papaya fermentata 1 bustina da 3 gr. al giorno per 45 gg; - a seguire, protocollo di pulizia e ricolonizzazione dell’intestino mediante probiotici della durata di 24 gg.
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RIFLESSIONI
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